Il Nirvana Verde con il suo team di punta alla finale dell’ Adventure Race World Series in Croazia
Dal 10 al 15 settembre si terrà in Croazia la prova conclusiva dell’Adventure Race World Series 2019 ossia il campionato del mondo di Gare Avventura, che ha contato nel corso dell’anno 8 prove in quattro diversi continenti, comprendendo gare in India, Nord e Sud America, Africa e nella stessa Europa. (https://arworldseries.com/)
L’ultima prova del 2019 partirà quindi martedì 10 settembre, con 41 team a sfidarsi lungo i 500km da percorrere tra i più impervi e spettacolari territori della regione di Zadar e attraverso tre parchi naturali, tra cui quello del Velebit. Per i 303km in MTB, i 133km di corsa e 64km in canoa gli atleti dovranno affidarsi alle proprie capacità, oltre che fisiche e di lavoro di squadra, di orientamento e lettura delle mappe, che li guideranno per ciascuna delle 17 sezioni in cui è suddiviso il percorso. In queste si alterneranno i tre mezzi, le cui le distanze più impegnative da percorrere in una singola sezione saranno 73km in MTB, 40km a piedi e 32km in canoa.
Il Nirvana Adventure Team sarà l’unica al via a rappresentare l’Italia.
Il Team è composto dal nostro presidente Mario Ruggiero, da Emiliano Corona, Andrea Villa e la francese Laure Caron.
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Un ringraziamento particolare all’azienda MICO che ha creduto e sostiene il nostro team in questa “avventura”.
Il ritrovo e l’arrivo sono collocati nel Pine Beach Eco Resort a Pakoštane, a 40km a sud di Zara, dove gli atleti sono ora alloggiati in un contesto caratteristico e unico, in bungalow di paglia privi di elettricità e altri comfort.
La partenza, in una località ancora ignota, è fissata alle 9 di martedì 10 settembre.
Da quel momento sarà possibile seguire e sostenere ciascun team live al seguente link https://tracktherace.com/en/adventure-race-croatia-2019/countdown?fbclid=IwAR1SYuCZjcqnVJBUMRQyOZJusdN2FsuCXL_7XFSC1mbLA6dTAX-kaUWxnD8
COSA SONO LE ADVENTURE RACE
Le Adventure Race hanno un punto di inizio ben preciso: il 1989, con la prima edizione del Raid Gauloises. Gerard Fusil, il suo inventore, si fece ispirare dalla Parigi – Dakar e creò questa spedizione/competizione dove squadre composte da uomini e donne provenienti da tutto il mondo dovevano fronteggiare un percorso di oltre 600 km gareggiando senza sosta, giorno e notte attraverso terre selvagge e non abitate, facendo affidamento solo sulle proprie capacità e competenze.
Lettura della cartina ed Orienteering, Kayak, Mountain Bike e Trekking sono le principali discipline delle AR moderne e tali erano allora.
Da quel momento il Raid Gauloises è stato per qualche anno il solo riferimento delle gare avventura, con le varie edizioni che si sono svolte in tutto il mondo: Nuova Zelanda, Argentina, Oman, Madagascar, Costa Rica solo per citare alcune nazioni.
Con il passare degli anni lo sport si è diffuso in tutto il mondo: Elf Authentic Adventure, The raid world championship, Corsica Raid e l’Eco Challenge negli USA (Per citare alcune delle più importanti).
Al giorno d’oggi, le Adventure Race sono diventate una disciplina sportiva a tutti gli effetti ed hanno un circuito di Coppa del Mondo (World Series), oltre a gare a livello continentale e ai Campionati del Mondo.
Il successo di queste competizioni è dovuto alla tendenza generale degli ultimi anni di passare da quelli che sono gli sport “tradizionali” praticati in palestra o nei campi delimitati ai cosiddetti “sport outdoor”.
IN DETTAGLIO
Le Adventure Race moderne sono competizioni di più giorni (in genere 3-6 giorni) dove i Team, utilizzando solamente una mappa e quindi senza avere il percorso marcato sul terreno, devono andare dalla partenza all’arrivo transitando per dei check point; il percorso è suddiviso in diverse sezioni di corsa/trekking, mountain bike e canoa.
Oltre a queste possono esserci altre discipline a seconda delle caratteristiche del terreno: tra le più diffuse le calate in corda doppia o il canyoning.
Sono prove dove fondamentale è lo spirito di squadra perché solo procedendo compatti e uniti si può riuscire a completare il percorso.
Serve allenamento, esperienza, capacità di adattamento e tanta resistenza, anche e soprattutto psicologica.
Sono probabilmente le manifestazioni sportive competitive più dure e spettacolari in assoluto nel mondo dell’endurance, al pari di alcune gare estreme di podismo o ciclismo che però prevedono assistenza esterna, ristori e sono composte da una singola disciplina. Sforzi di 3-6 giorni quasi senza dormire, senza aiuti esterni, che richiedono conoscenze e abilità diverse.